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I Dischi della Settimana by Germi

today19 Giugno 2017 23

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Fleet Foxes – Crack-Up (Nonesuch/Warner)

Sei anni: tanto è durata l’attesa per avere finalmente qualcosa di nuovo dai Fleet Foxes da ascoltare. Il seguito del celebratissimo e consacrante Helplessness Blues del 2011 è uscito finalmente e dopo tante anticipazioni in un caldo venerdì di metà Giugno, si chiama Crack-Up e si candida subito a diventare “album of the year”. In questi sei anni è cambiato tanto: Robin Pecknold ha deciso di lasciare i monti che dominano Seattle per laurearsi a New York; anche Skyler Skjelset abbandona momentaneamente gli stessi monti per andare a fare ricerca musicale in Giappone; intanto Josh Tillman decideva di diventare Father John Misty (e non c’è bisogno di aggiungere altro). Dicevamo che tanto è cambiato in questi anni ma il suono folk baroque genuino e sincero delle “volpi” non è cambiato. Crack-Up è una dichiarazione d’intenti dei Fleet Foxes. Così è se vi pare!

Beach Fossils – Somersault (Bayonet/Goodfellas)

Dopo due dischi, colonne sonore e partecipazioni a serie Tv (Vinyl), i Beach Fossils decidono di scorllarsi di dosso il minimalismo Newyorkese del primo disco, le schitarrate dream-post-punk del secondo album per rinnovarsi completamente. E l’idea si dimostra vincente: mentre infatti i primi due lavori si andavano a collocare in media con i colleghi predecessori/ispiratori Interpol, Strokes e Co., padroni assoluti della scena nella Grande Mela per il genere, con questo disco-tutto-bianco i Beach Fossils decidono di abbracciare nuove frontiere musicali, dal folk RealEstateiano all’hip-hop spiazzante di Cities Aviv passando per la splendida voce di Rachel Goswell e pezzi rubati durante sessioni di registrazione dei Beatles ad Abbey Road. Somersault è un disco audace per la band. Ci piace pensare che rappresenti una sorta di ponte tra il passato burrascoso ed un futuro più sereno per una gruppo che ha tutte le carte in regola per re-inventare il suono della Grande Mela.

F. & T.

Written by: Redazione

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